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Ma quado achor neſſuno honor, neſſuno
Vtil, v’ inanimaſſe a queſta impreſa,
Còmun debito e ben: ſoccorrer l’uno
l’altro, che militian ſotto vna Chieſa,
Ch’ io non vi dia rotti i nemici, alcuno
Nò ſia chi tema, e con poca conteſa,
Che gente male eſperta tutta parmi
Senza poſſanza, ſenza cor, fenz’armi.
[39]
Potè con queſte e con miglior ragioni
Con parlare eſpedito e chiara voce
Eccitar quei magnanimi baroni
Rinaldo, e quello eſercito feroce,
E ſu, coiti’ e in puerbio, aggiúger ſproni
Al buon corſier che giá ne va veloce
Finito il ragionar fece le ſchiere
Muouer pian pian ſotto le lor bandiere.
[40]
Senza ſtrepito alcun ſenza rumore
Fa il tripartito eſercito venire:
Lungo il fiume a Zerbin dona l’honore
Di douer prima i Barbari aſſalire,
E fa quelli d’ Irlanda con maggiore
Volger di via, piú tra campagna gire,
E i cauallieri, e i fanti d’ Inghilterra
Col Duca di Lincaſtro in mezo ferra.
[41]
Drizzati che gli ha tutti allor camino
Caualca il Paladin lungo la riua,
E paſſa inanzi al buon Duca Zerbino
E a tutto il campo che con lui veniua,
Tato e’ hai Re d’ Orano, e al Re Sobrino
E a glialtri lor compagni fopr’ arriua
Ch mezo miglio appſſo a qi di Spagna
Guardauan da quel canto la campagna.
[42]
l’eſercito Chriſtian che con ſi ſida
E ſi ſicura ſcorta era venuto
C’hebbe il Silétio, e l’Angelo per guida
Non potè hormai patir piú di ſtar muto,
Sentiti gli ’nimici alzo le grida
E de le tróbe vdir ſé il ſuono arguto
E con l’alto rumor ch’arri uo al cielo
Mando ne l’oſſa a Saracini il gelo.
[43]
Rinaldo inanzi a glialtri il deſtrier puge
E con la lancia per cacciarla in reſta
Laſcia gli Scotti vn tratto d’arco lunge
(Ch’ogni indugio a ferir ſi lo moleſta)
Come groppo di vento talhor giunge
Che ſi tra dietro vn’ horrida tempeſta
Tal ſuor di ſquadra, il cauallier gagliardo
Venia ſpronado il corridor Baiardo
[44]
Al comparir del Paladin di Francia
Dan ſegno i Mori alle ſuture angofee,
Tremare a tutti in man vedi la lancia
I piedi in ſtaffa, e ne l’arcion le coſce,
Re Puliano ſol non muta guancia
Che queſto eſſer Rinaldo non conoſce:
Ne penſando trouar ſi duro intoppo
Gli muoue il deſtrier cetra di galoppo.
[45]
E ſu la lancia nel partir ſi ſtringe
E tutta in ſé raccoglie la perſona:
Poi co ambo gli ſproni il deſtrier ſpige
E le redine inanzi gli abandona,
Da l’altra parte il ſuo valor non ſinge
E moſtra in fatti quel ch’in nome ſuona
Quato habbia nel gioſtrare e gra & arte
II ſigliuolo d’ Amone, anzi di Marte.