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Laſciando il porto e l’onde piú traquille
Con felice aura ch’alia poppa (pira
Sopra le ricche e populoſe ville
De l’odoriſera India il Duca gira,
Scoprendo a deſtra, & a finiſtra mille
Iſole ſparfe, e tanto va che mira
La terra di Thomafo, onde il nocchiero
Piú a TramOtana poi volge il ſentiero.
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Quaſi radendo l’Aurea Cherſoneſſo
La bella armata il gran pelago ſrange,
E coſteggiando i ricchi liti ſpeffo
Vede come nel mar biancheggi ilGage,
E Traprobane vede e Cori appreſſo
E vede il mar che ſra i duo liti s’ ange
Dopo gran via ſuro a Cochino, e quindi
Vſciro ſuor de i termini de gl’Indi.
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Scorrendo il Duca il mar con ſi fedele
E ſi ſicura ſcorta, intender vuole,
E ne domanda Andronica: ſé dele
Parti c’han nome dal cader del Sole
Mai legno alcu che vada a remi e a vele
Nel mare Orientale apparir ſuole,
E s’ andar può ſenza toccar mai terra
Chi d’ India ſcioglia i Fracia, o i ighilterra.
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Tu dei ſapere (Andronica riſponde,)
Che d’ ognintorno il mar la terra abbraccia,
E va l’una ne l’altra tutte l’onde
Sia doue bolle, o doue il mar s’aggiaccia
Ma perche qui dauante ſi difonde
E ſotto il mezo di molto ſi caccia
La terra d’Ethiopia: alcuno ha detto
Ch’aNettuno ir piú inazi iui e Iterdetto.
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Per queſto dal noſtro indico leuante
Naue no e che per Europa ſcioglia
Ne ſi muoue d’Europa Nauigante
Ch’ in qſte noſtre parti arriuar voglia,
11 ritrouarſi queſta terra aliante
E queſti e quelli al ritornare inuoglia,
Che credeno veggendola ſi lunga
Che co l’altro Hemiſperio ſi cógiunga.
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Ma volgendoli gli anni io veggio vſcire
Da l’eſtreme contrade di ponente
Nuoui Argonauti, e nuoui Tiphy: e aprire
La ſtrada ignota in fin’ al di preſente:
Altri volteggiar l’Africa: e ſeguire
Tanto la coſta de la negra gente
Che paffino ql ſegno onde ritorno
Fa il Sole a noi, laſciando ilCapricorno.
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E ritrouar del lungo tratto il ſine
Che queſto fa parer dui mar diuerſi.
E ſcorrer tutti i liti: e le vicine
Iſole d’Indi, d’Arabi, e di Perii.
Altri laſciar le deſtre e le mancine
Riue: che due per opra Herculea ferfi:
E del Sole imitando il camin tondo
Ritrouar nuoue terre e nuouo mondo.
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Veggio la Santa Croce: e veggio i ſegni
Imperiai: nel verde lito eretti.
Veggio altri a guardia de i battuti legni
Altri all’acquiſto del paeſe: eletti,
Veggio da dieci cacciar mille: e i regni
Di la da l’India ad Aragon ſuggetti:
E veggio i Capitan di Carlo quinto
Douunqj vanno hauer per tutto vinto.