Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/138


 [36]
Mentre la ſete: e de l’andar fatica
     Per l’alta ſabbia, e la ſolinga via
     Gli facean lungo quella ſpiaggia aprica
     Noioſa e diſpiaceuol compagnia:
     Trouo, ch’all’ombra d’una torre antica
     Che ſuor de l’onde appreſſo il lito vſcia
     De la corte d’Alcina eran tre donne
     Che le conobbe a i geſti, & alle gonne.

 [37]
Corcate ſu tapeti Alleſſandrini
     Godeanſi il ſreſco rezo in gran diletto,
     Fra molti vaſi di diuerſi vini
     E d’ ogni buona ſorte di confetto,
     Preſſo alla ſpiaggia co i flutti marini
     Scherzádo le aſpettaua vn lor legnetto
     Fin che la vela empieſſe ageuol’Ora
     Ch’un ſiato pur non ne ſpiraua allhora

 [38]
Queſte ch’andar per la no ferma ſabbia
     Vider Ruggiero al ſuo viaggio dritto
     Che ſculta hauea la ſete in ſu le labbia
     Tutto pien di ſudore il viſo afflitto:
     Gli cominciaro a dir, che ſi non habbia,
     Il cor voluntaroſo al camin ſitto
     Ch’ alla ſreſca e dolce Obra no ſi pieghi
     E riſtorar lo ſtanco corpo nieghi.

 [39]
E di lor vna, s’ accoſto al cauallo
     Per la ſtaffa tener, che ne ſcendeſſe:
     l’altra con vna coppa di chryſtallo
     Di vin ſpumante: piú ſete gli meſſe:
     Ma Ruggiero a ql ſuon nò entro I ballo,
     Perche d’ ogni tardar che fatto haueffe
     Tèpo di giunger dato hauria ad Alcina
     Che venia dietro, & era homai vicina.

 [40]
Non coſi ſin Salnitro, e Zolfo puro
     Tocco dal fuoco ſubito s’ auampa,
     Ne coſi ſreme il mar quando V oſcuro
     Turbo diſcède, e in mezo ſé gliaccampa
     Come vedendo che Ruggier ſicuro
     Al ſuo dritto camin l’arena ſtampa
     E che le ſprezza (e pur ſi tenean belle)
     D’ira arſe, e di furor la terza d’elle.

 [41]
Tu non fei ne gentil, ne caualliero
     (Dice gridado quanto può piú forte)
     Et hai rubate l’arme: e quel deſtriero
     Non faria tuo per veruna altra ſorte:
     E coſi come ben m’appongo al vero
     Ti vedeſſi punir di degna morte:
     Che ſoſſi fatto I quarti, arſo o impiccato
     Brutto ladron, villan ſuperbo ingrato.

 [42]
Oltr’ a queſte, e molt’ altre ingiurioſe
     Parole, che gliuſo la donna altiera,
     Anchor che mai Ruggier nò le riſpofe
     Che de ſi vii tenzon poco honor ſpera:
     Con le ſorelle toſto ella ſi poſe
     Su ’l legno I mar, che al lor ſeruigio v’era
     Et affrettando i remi, lo ſeguiua
     Vedendol tuttauia dietro alla riua.

 [43]
Minaccia ſempre, maledice e incarca
     (Che l’onte fa trouar per ogni punto)
     In tanto a quello ſtretto, onde ſi varca
     Alla fata piú bella, e Ruggier giunto,
     Doue vn vecchio nochiero, vna ſua barca
     Scioglier da l’altra ripa vede apúto,
     Come auiſato, e giá prouiſto, quiui
     Si ſtia, aſpettado che Ruggiero arriui.