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Dal Re ſenza indugiar gli ſu riſpoſto
Che di quanto ſua ſorza s’ eſtendea
Per vtile, & honor ſempre diſpoſto
Di Carlo e del’Imperio eſſer volea,
Et che ſra pochi di gli haurebbe poſto,
Piú cauallieri in- punto che potea,
E ſé non ch’eſſo era hoggimai pur vecchio.
Capitao verria del ſuo appecchio
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Ne tal riſpetto anchor gli parria degno
Di farlo rimaner: ſé non haueſſe,
Il figlio che di ſorza, e piú d’ ingegno
Digniſſimo era: a ch’il gouerno deſſe:
Ben che no ſi trouaſſe allhor nel regno
Ma che ſperaua che venir doueſſe
Métre ch’infieine aduneria lo ſtuolo:
E ch’adunato il troueria il ſigliuolo.
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Coſi mando per tutta la ſua terra
Suoi theſorieri, a far caualli e gente:
Naui apparecchia, e munitio da guerra,
Vettouaglia e danar maturamente,
Véne intanto Rinaldo in Inghilterra,
E ’l Re nel ſuo partir corteſemente
I ni imi a Beroicche accompagnollo,
E viſto pianger ſu quando laſciollo.
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Spirando il vento pſpero alla poppa,
Monta Rinaldo, & a Dio dice a tutti:
La ſune idi al viaggio il nocchier ſgroppa
Tato che giunge oue ne i falſi flutti
II bel Tamigi amareggiando intoppa,
Col gran fluſſo del mar quindi condutti
I nauiganti per camin ſicuro
A vela e remi inſino a Londra ſuro.
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Rinaldo hauea da Carlo e dal Re Othone
Che co Carlo in Parigi era aſſediato
Al principe di Vallia cómiſſione
Per contraſegni e lettere portato,
Che ciò che potea far la regione,
Di fanti e di caualli in ogni lato,
Tutto debba a Calefio tragittarlo,
Si che aiutar ſi poſſa Francia e Carlo.
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Il principe ch’io dico, ch’era in vece
D’ Othon rimaſo nel ſeggio reale:
A Rinaldo d’ Amon tanto honor fece
Ch no P haurebbe al ſuo Re fattovguale
Indi alle ſue domande ſatisfece
Perche a tutta la gente martiale
E di Bretagna, e de l’Iſole intorno
Di ritrouarſi al mar prefiffe il giorno.
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Signor far mi conuien come fa il buono
Sonator, fopra il ſuo inſtrumeto arguto:
Che ſpeffo muta corda, e varia ſuono,
Ricercando hora il graue, bora l’acuto,
Mentre a dir di Rinaldo attento ſono
D’Angelica gentil ni’ e ſouenuto
Di che laſciai, ch’era da lui ſuggita:
E e’ hauea riſcontrato vno Eremita
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Alquanto la ſua hiſtoria io vo ſeguire
Diſſi: che domandaua con gran cura:
Come poteſſe alla marina gire:
Che di Rinaldo hauea tanta paura:
Che no paſſando il mar: credea morire:
Ne in tutta Europa ſi tenea ſicura,
Ma l’Eremita a bada la tenea:
Perche di ſtar co lei piacere hauea.