Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/108


[64]
Che ha coſtei che t’ hai fatto regina
     Che non habbian mill’altre meretrici?
     Coſtei che di tant’ altri e concubina,
     Ch’ai ſin fai ben s’ella ſuol far felici:
     Ma perche tu conoſca chi ſia Alcina
     Leuatone le ſraudi e gli artiſici
     Tien qſto anello in dito: e torna ad ella
     Ch’ aueder ti potrai: come ſia bella.

[65]
Ruggier ſi ſtaua vergognoſo e muto
     Mirando in terra: e mal ſapea che dire,
     A cui la Maga nel dito minuto
     Poſe l’annello, e lo ſé riſentire:
     Come Ruggiero in ſé ſu riuenuto
     Di tanto ſcorno ſi vide aſſalire:
     Ch’eſſer vorria ſotterra mille braccia:
     Ch’alcun veder no lo poteſſe in faccia.

[66]
Ne la ſua prima ſorma in vno inſtante
     Coſi parlando la Maga riuenne:
     Ne biſognaua piú quella d’Athlante
     Seguitone l’effetto perchevenne,
     Per dirui quel, ch’io no vi diſſi inante,
     Coſtei Meliſſa nominata venne:
     C’hor die a Ruggier di ſé notitia vera
     E diffegli a che effetto venuta era.

[67]
Mandata da colei che d’amor piena
     Sempre il diſia: ne piú può ſtarne ſenza,
     Per liberarlo da quella cathena
     Di che lo cinſe magica violenza,
     E preſo hauea d’ Atlante di Carena
     La ſorma, per trouar meglio credenza,
     Ma poi ch’a fanita l’ha homai ridutto
     Gli vuole aprire e far ch veggia il tutto.

[68]
Quella donna gentil che t’ ama tanto
     Quella ch del tuo amor degna farebbe:
     A cui (ſé non ti ſcorda) tu fai quanto
     Tua liberta da lei ſeruata debbe:
     Queſto annel che ripara ad ogni incáto
     Ti máda: e coſi il cor mádato haurebbe,
     S’ haueſſe hauuto il cor coſi virtute,
     Come Pannello: atta alla tua ſalute.

[69]
E ſeguito, narrandogli 1* amore
     Che Bradamáte gli ha portato e porta:
     Di quella inſieme comendo il valore
     In quanto il vero e l’affettion comporta,
     Et vſo modo e termine migliore
     Che ſi conuenga a meſlaggiera accorta,
     Et in quel odio Alcina a Ruggier poſe
     In che foglionfi hauer P horribil coſe,

[70]
In odio gli la poſe, anchor che tanto
     l’amaſſe dianzi: e non vi paia ſtrano,
     Quádo il ſuo amor p ſorza era d’ incáto
     Ch’eſſendoui l’annel rimaſe vano,
     Fece P annel paleſe anchor, che quanto
     Di beltá Alcina hauea, tutto era eſtrano
     Eſtrao hauea e no ſuo: dal pie alla treccia
     Il bel ne ſparue: e le reſto la feccia.

[71]
Come fanciullo che maturo ſrutto
     Ripone, e poi ſi ſcorda oue e riporto:
     E dopo molti giorni e ricondutto
     La doue truoua a caſo il ſuo deporto
     Si marauiglia di uederlo tutto
     Putrido e guaſto, e non come ſu poſto:
     E doue amarlo: e caro hauer ſolia:
     L’odia ſprezza: n’ha ſchiuo: e getta via,