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Che ha coſtei che t’ hai fatto regina
Che non habbian mill’altre meretrici?
Coſtei che di tant’ altri e concubina,
Ch’ai ſin fai ben s’ella ſuol far felici:
Ma perche tu conoſca chi ſia Alcina
Leuatone le ſraudi e gli artiſici
Tien qſto anello in dito: e torna ad ella
Ch’ aueder ti potrai: come ſia bella.
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Ruggier ſi ſtaua vergognoſo e muto
Mirando in terra: e mal ſapea che dire,
A cui la Maga nel dito minuto
Poſe l’annello, e lo ſé riſentire:
Come Ruggiero in ſé ſu riuenuto
Di tanto ſcorno ſi vide aſſalire:
Ch’eſſer vorria ſotterra mille braccia:
Ch’alcun veder no lo poteſſe in faccia.
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Ne la ſua prima ſorma in vno inſtante
Coſi parlando la Maga riuenne:
Ne biſognaua piú quella d’Athlante
Seguitone l’effetto perchevenne,
Per dirui quel, ch’io no vi diſſi inante,
Coſtei Meliſſa nominata venne:
C’hor die a Ruggier di ſé notitia vera
E diffegli a che effetto venuta era.
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Mandata da colei che d’amor piena
Sempre il diſia: ne piú può ſtarne ſenza,
Per liberarlo da quella cathena
Di che lo cinſe magica violenza,
E preſo hauea d’ Atlante di Carena
La ſorma, per trouar meglio credenza,
Ma poi ch’a fanita l’ha homai ridutto
Gli vuole aprire e far ch veggia il tutto.
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Quella donna gentil che t’ ama tanto
Quella ch del tuo amor degna farebbe:
A cui (ſé non ti ſcorda) tu fai quanto
Tua liberta da lei ſeruata debbe:
Queſto annel che ripara ad ogni incáto
Ti máda: e coſi il cor mádato haurebbe,
S’ haueſſe hauuto il cor coſi virtute,
Come Pannello: atta alla tua ſalute.
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E ſeguito, narrandogli 1* amore
Che Bradamáte gli ha portato e porta:
Di quella inſieme comendo il valore
In quanto il vero e l’affettion comporta,
Et vſo modo e termine migliore
Che ſi conuenga a meſlaggiera accorta,
Et in quel odio Alcina a Ruggier poſe
In che foglionfi hauer P horribil coſe,
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In odio gli la poſe, anchor che tanto
l’amaſſe dianzi: e non vi paia ſtrano,
Quádo il ſuo amor p ſorza era d’ incáto
Ch’eſſendoui l’annel rimaſe vano,
Fece P annel paleſe anchor, che quanto
Di beltá Alcina hauea, tutto era eſtrano
Eſtrao hauea e no ſuo: dal pie alla treccia
Il bel ne ſparue: e le reſto la feccia.
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Come fanciullo che maturo ſrutto
Ripone, e poi ſi ſcorda oue e riporto:
E dopo molti giorni e ricondutto
La doue truoua a caſo il ſuo deporto
Si marauiglia di uederlo tutto
Putrido e guaſto, e non come ſu poſto:
E doue amarlo: e caro hauer ſolia:
L’odia ſprezza: n’ha ſchiuo: e getta via,