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558 lettere.

XXV.1

Alla marchesa Isabella Gonzaga.

Illustrissima et excellentissima signora mia observandissima.

Io mando a Vostra Excellentia uno de li miei Orlandi furiosi,2 ch’avendoli meglio corretti et ampliati di sei canti, e di molte stanze sparse di qua di là pel libro, mi parrebbe molto uscir del debito mio, se io, innanzi a tutti gli altri, non ne facessi copia a Vostra Excellentia, come a quella che riverisco e adoro, e alla quale so che le mie composizioni (sieno come si vogliono) essere gratissime sogliono. Quella si degnerà di accettarlo, insieme col buon animo col quale io le fo questo picciol dono. In buona gratia de la quale mi raccomando sempre.

Ferrariæ, 9 octobris 1532.

Servitor deditissimo,
Lodovico Ariosto.



XXVI.3

Al principe Guidobaldo Feltrio della Rovere.

Illustrissimo ed eccellentissimo signor mio.

La lettera di Vostra Eccellenzia di sette del mese passato ho ricevuta molto tardi, perchè messer Antonio Bucio portatore di essa venendo a Ferrara, non mi ci trovò, però che più d’un mese son stato col duca patron mio a Mantova. Poi ch’io son ritornato, mi ha dato la lettera, e dettomi a bocca quanto


  1. Pubblicata per la prima e sola volta nell’Appendice all’Archivio storico italiano, tom. cit., pag. 323.
  2. Intende della ristampa del Furioso fatta col consentimento e con aggiunte somministrate dall’autore stesso, in Ferrara, per Francesco Rossi da Valenza, e colla data del dì primo ottobre di quel medesimo anno in cui scrivevasi questa lettera. Il Baruffaldi parla a lungo di questa edizione, e delle cure diligentissime che Lodovico vi ebbe poste, nella Vita del nostro poeta, a pag. 215 e seg.
  3. Questa lettera, pubblicata già dal Baruffaldi, tra i documenti aggiunti alla Vita ec., pag. 291, trovasi autografa nell’Archivio centrale di Firenze, sezione del Mediceo, carte d’Urbino, filza 244. In questa ristampa ci siamo possibilmente conformati ad una copia desunta dal sopraddetto originale.