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lettere. | 553 |
XXI.1
A Lucia Strozzi.
A nome dell’Alessandra Strozzi.
- Molto magnifica Madonna onoranda.
Io avvisai a questi dì al magnifico figliuolo di V. S. del male del Messer, e poi come era guarito, anzi era andato due volte o tre fuori di casa. Ma dipoi è ricaduto, ed jeri ebbe una gran febbre. Mi è paruto mio debito di darne avviso; e perch’io non so dove messer Giovanfrancesco si ritrovi, ho voluto darne avviso a V. S., la quale sarà contenta di avvertirlo, che fin che ’l Messer non è ben sano, stia in loco dove possiamo sapere di lui per avvisarlo, se bisognerà. Alla quale mi raccomando, ed insieme a madonna Lucrezia, per infinite volte.
- Ferrariæ, 18 iulii 1532.
Quanto ubbidiente figliuola di V. S., |
Fuori — Alla molto Magn. come madre onor.
mad. Lucia moglie già del Magn. Mess.
Carlo de’ Strozzi. A Padova.
XXII.2
A Giovanfrancesco Strozzi.
A nome di Alessandra Strozzi.
(Il magnifico Ambasciator di Ferrara sia contento di fare ch’abbia ricapito fedelmente.)
- Messer Giovanfrancesco mio onorando.
Credo che per un’altra mia averete inteso (la quale, non sapendo ove voi fossi, aveva dirizzata alla magnifica vostra madre) come messer Guido era ricaduto, e per questo vi facevo più fretta di dare espedizione alle vostre faccende, per attender a questa. Ora vi significo come, ancora che ’l
ariosto. — Op. min. — 2. | 47 |