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l’erbolato. | 519 |
Altre cose nascono in Scizia, che non produce l’Egitto: molte in Egitto, che nè in Scizia nè altrove si conoscono: e così va discorrendo. In molti luoghi si intendono molte cose che nè in un luogo nè in quattro si potrebbono intendere. E per questo, non parve a Platone nè a Pittagora nè ad Apollonio Tianéo, nè a molti altri li quali nelle scienze sono stati eminentissimi, di potere imparare a bastanza in una scôla sola, nè in una città quale era Atene: onde andarono peregrinando, e volsero intendere altri pareri ed altre opinioni che quelle degli Accademici, degli Stoici, degli Peripatetici e degli Epicuréi; e volsero parlare in Persia con gli Maghi, in India con gli Ginnosofisti, in Egitto ed in Fenicia con gli Profeti, in Gallia con gli Druidi, e con gli altri che negli altri paesi erano riputati savii. E così, cercando il mondo, e parte udendo e parte vedendo cose diverse, riuscirono eccellentissimi, e con il loro disagio riportarono commodo ed utile non solo alle loro patrie, ma a tutta la generazione umana. Che dirò d’Apolline, di Chirone, e di molti altri che, per aver con diligenza investigato le forze e le qualità dell’erbe, e portato da diverse parti salutiferi rimedi a conservazion della vita umana alle loro patrie, sono stati riveriti ed adorati per Dii? Che se non si fossero mai dilungati dalle paterne case, come non se ne dilungano molti medici, ed i più stimati a nostra età, solo averíano delle medicine che nascono ne’ loro paesi, e non delle peregrine, avuto notizia. E così tante e tante qualità di radici, di legni e di erbe, che vengono quali d’India, quali d’Etiopia, quali di Soría e quali di Arabia, non sariano state nè da Galeno nè da Serapione nè da Dioscoride nè da Cornelio, Avicenna, Mesue, nè d’alcuno altro medico greco, latino o barbaro, conosciute. Non dico questo perchè io voglia derogare1 ad alcuno, nè arrogare a me più del dovere: chè derogare e dir mal d’altri non fu nè voglio mai che sia mia usanza; anzi fu e sarà sempre di fare onore ed avere in riverenza ognuno, e massimamente quelli che sono virtuosi, o che di virtù abbiano qualche apparenza. Né anco il volermi da me medesimo lodare credo mi giovasse molto: chè non apparendo altro che parole uscite della mia propria bocca, più tosto starei a pericolo di acquistare nota di bugiardo, che ritrovare credenza di veridico. Ma lo dico per difendermi contro una falsa opinione
- ↑ Per Detrarre alcuna parte del debito, e per Detrarre generalmente. Doppio esempio, e notabile.