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atto secondo. — sc. ii. 21


Brusco.     È maggior cosa, Trappola, che mai le tue faccende e del padrone non ti dieno da far tanto, che non ti voglia impacciare sempre in quelle degli strani, e che niente t’appartengono.

Trappola.     Io non reputo strano Volpino, e che non mi appartenga di cercar sempre nuove amicizie, massimamente de’ gioveni, quale1 intendo questo Erofilo esser suo patrone.

Brusco.     Se pur sei volenteroso di nuovi amici, ti devría parere assai d’acquistarli in tua fatica sola, senza travagliare e me e li altri che non hanno simile desiderio.

Trappola.     E che avevamo per oggi a fare altro?

Brusco.     Provederci di pane e vino, e altre cose per uso nostro in nave; che avendo noi a partire a l’alba, non ci averemo più tempo.

Volpino.     (Si vengono più lenti2 che ’l ben farò de’ principi.) Io mi credevo, Trappola, che mi avessi ingannato.

Trappola.     M’incresce ch’abbi creduto il falso.

Volpino.     Tu vieni molto sul riposato.

Trappola.     Non è giusto, che dovendo di servo diventare uomo grave, impari un poco andar con gravità?

Volpino.     Chi lo devería saper meglio di te, che la più parte della tua vita hai fatta con ferri a’ piedi?

Trappola.     Non è bestia di sì duro trotto, che non pigliasse l’ambio nel3 suo cavalcare, se benignamente li fusse portato le balze,4 come a te tuo padrone i ceppi.

Volpino.     Andiamo, chè non è più da tardare.




  1. Così il Barotti. Nelle altre edizioni: quali.
  2. Tutte le stampe, invece di lenti, hanno lieti. L’arbitrio che ci siam tolti emendando, è, ci sembra, giustificato, non che dall’allusione troppo evidente alla lentezza con che si adempiono le promesse dei principi, ma eziandio dalle seguenti parole: «vieni... sul riposato;» «andare con gravità».
  3. Ant. stamp.: del.
  4. Potrebbe correggersi bolze (bolge o bolgette), come trovasi a questo luogo della commedia in versi. Ma ben considera il signor Tortoli, che, a rendere ben chiaro questo passo, converrebbe mutare più altre parole, leggendo: se lungamente le fusse fatto portare le bolze. A noi quel benignamente avrebbe suggerita la correzione: «se benignamente li fusse perdonato le bolze.» Veda il benigno e arguto lettore se ciò possa addattarsi al sentimento.