Pagina:Ariosto-Op.minori.2-(1857).djvu/114

104 i suppositi.

monio del simulato Erostrato lo nieghi, e che sia quello esso pertinacissimamente contenda?1

Filogono.     Qui voglio in prigion costituirmi, e súbito si mandi in Catania (e son contento che a mie spese ancora), e facciasi venire due o tre di fè degni, li quali di Filogono e di Erostrato vera cognizione abbiano: e stiamo al giudicio loro, s’io sono o se pur quell’altro è Filogono; e così, se egli è Erostrato o se pur è Dulipo mio servo quest’altro audacissimo ribaldo.

Pasifilo.     (Io voglio salutarlo.)

Cleandro.     Questa sarà via lunga e di gran spesa, ma necessaria, non ce ne vedendo io alcuna altra migliore.

Pasifilo.     Dio ti dia contento, padron mio singulare.

Cleandro.     E a te dia quel che meriti.

Pasifilo.     Mi darà la grazia tua e da godere in perpetuo.

Cleandro.     Ti darà un laccio che t’impicchi, ghiotto, ribaldo che tu sei.

Pasifilo.     Ch’io sia ghiotto ti confesso, ma ribaldo no: hai torto a dirmi così, che servitor ti sono.

Cleandro.     Nè per servitor nè per amico ti voglio.

Pasifilo.     Che t’ho fatto io?

Cleandro.     Va alle forche, perfido traditore.

Pasifilo.     Ah Cleandro! pianamente.

Cleandro.     Io te ne pagherò, e renditi certo, imbriaco, gaglioffo.

Pasifilo.     Io non so di averti offeso.

Cleandro.     Te lo farò sapere ben io a tempo: lévamiti dinanzi, manigoldo.

Pasifilo.     Cleandro, io non son però tuo schiavo.

Cleandro.     Tu ardisci aprir la bocca, assassino? Io ti farò...

Pasifilo.     Che diavolo! quando ho ben sofferto e sofferto, che mi farai tu?

Cleandro.     Che ti farò? s’io non guardassi, poltron...

Pasifilo.     Io sono uomo da bene quanto tu.

Cleandro.     Tu ne menti per la gola, impiccato.

Filogono.     Ah! non correre a furia.

Pasifilo.     Chi mi vuol battere?

Cleandro.     Io ti giungerò da tempo; lascia lascia...

Pasifilo.     Orsù, sia con Dio: io non voglio stare a contendere.


  1. Difenda, sostenga: significazione non osservata.