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atto quarto. — sc. iii. 91

fastidio de gli importuni gabellieri che ci usano. Quante volte aperto m’hanno il forziero che ho meco in barca, e quella valigia, e rovesciato e vóltomi sottosopra ciò che v’ho dentro! Nella tasca mi hanno voluto vedere, e cercare nel seno. Io dubitai qualche volta non mi scorticassero, per vedere se tra carne e pelle avevo robba da dazio.

Ferrarese.     Ho udito che vi si fanno grandi assassinamenti.

Filogono.     Tu ne puoi essere certissimo, nè maraviglia n’ho, perchè chi cerca tali officî, è necessario che ribaldo e di pessima natura sia.

Ferrarese.     Questa passata molestia ti sarà oggi accrescimento di letizia, quando in riposo ti vederai il carissimo tuo figliuolo appresso. Ma non so perchè più presto non hai fatto a te lui giovene ritornare, che tu pigliarti di venire qui fatica, non avendoci, come tu dici, altra faccenda. Hai forse più rispetto avuto di non sviarlo dal studio, che tu medesimo porre al pericolo la vita?

Filogono.     Non è stata questa la cagione; anzi avrei piacere che non procedesse il suo studio più innanzi, pur che ritornasse a casa.

Ferrarese.     Se tu non avevi voglia che ci facesse profitto, perchè ce l’hai tu mandato?

Filogono.     Quando egli era a casa gli bolliva il sangue, come alli giovenetti è usanza, e tenea pratiche che non mi pareano buone, e facea ogni dì qualche cosa onde io non poco dispiacere ne avea; e non mi credendo io che increscere tanto me ne dovesse poi, lo confortai a venire in studio in quella terra che a lui più satisfacesse: e così se ne venne egli qui. Non credo che ci fusse ancora giunto, che me ne incominciò a dolere tanto, che da quell’ora sino a questa non son mai stato di buona voglia, e da indi in qua con cento lettere l’ho pregato che se ne ritorni; nè ho potuto impetrarlo mai. Egli sempre nelle sue risposte mi ha supplicato, che dal studio, dove egli mi promette eccellentissimo riuscire, non lo voglia rimovere.

Ferrarese.     In verità, che da uomini degni di fede udito ho commendarlo, ed è fra li scolari di ottimo credito.

Filogono.     Mi piace non abbia in vano consumato il suo tempo: tuttavia non mi curo che sia di tanta dottrina, dovendo stare per questo molti anni da lui disgiunto; chè s’io venissi a morte ed egli non ci si trovasse, me ne morrei di-