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70 | i cinque canti. |
Quanto ha più da temer, se questi dui
Di tal valor, si son messi con lui?
61 Gano con molta instanza lo conforta,
Che di Rinaldo levi la sorella,
Prima che di Provenza e d’Acquamorta
Seco gli faccia ogni città rubella,
Ed al fratello apra quest’altra porta
D’entrare in Francia sin nelle budella;
Chè ben deve pensar, ch’ella il partito1
Piglierà del fratello e del marito.
62 E che mandasse subito a Riccardo,
Ch’avea l’armata in punto, anco gli disse,
Acciò che dal Fiammingo e dal Piccardo
Nell’Atlantico mar ratto venisse;
Ed il rubello e truffator stendardo
Di Ruggiero inimico perseguisse,
Che con tutte le navi s’avea, senza
Sua commission, levato di Provenza;
63 E che subito a Orlando paladino
Con diligenza vada una staffetta
Ad avvisarlo, come avea il cugino
Del perfido Aquitan preso la setta;
E ch’egli dia la gente a Balduino,
Ripassi l’Alpi, e a Francia corra in fretta,
E con lui meni tutta quella schiera
Che dianzi gli ha mandata di Baviera;
64 E che tra via faccia cavalli e fanti,
Quanto più può da tutte le contrade;
Non quelli sol che gli verranno innanti,
Ma che costringa a darne ogni cittade,
Altre mille, altre il doppio, altre non tanti,
Come più e meno avran la facultade:
E ch’egli dare il terzo gli volea
Di questi che in Boemia seco avea.
65 Carlo pensava chi d’Orlando in vece,
E chi degli altri duo poner dovea
Nella battaglia, che da diece e diece
Dianzi promessa a Cardorano avea.
- ↑ Partito per Fazione o Parte è creduta da taluni voce non buona. Oltre, però, agli esempi che se ne producono nel Vocabolario del Manuzzi, è qui osservabile la frase: Prendere il partito di alcuno; come nella st. 63, e colla costruzione medesima: Prendere la setta.