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420 | rinaldo ardito. |
Or lunge corre, ed or si* 1 afferma presto.
21 Per ciascuno una fiata il carro corre,1
E mostra, anzi predice a ognun li amori
Quali esser denno, e quanto ognun trascorre,
E quai son fidi e quai falsi amatori;
E chi del suo servir dê frutto côrre,
E chi ritrarne sol stenti e dolori;
Chi gran voglia d’amare, e chi non molta
Mostra a ciascuno il carro una sol volta.
22 Pur allor Ferraguto* 2 il vide in mezzo,
Con genti innanzi che facean gran feste;
Ed altri vide ch’il seguían da sezzo,
Con occhi lacrimosi e facce meste:
E questi sono che non trovan mezzo
A far lor voglie ad altri manifeste;
Sperano in vano, e tranno2 i preghi al vento,
Vivono in servitù, mojono in stento.
23 Ma la turba che innanzi al carro giva,
Che coglie del suo amor qualche mercede,
In ordini diversi si partiva,
E il maritale amor primo si vede.
Questo fra li altri florido gioiva
Di legittimo nodo e pura fede:
Vener li sguarda con allegra faccia,
E i discordi fra lor a dietro scaccia.
24 Dopo seguíano i giovinetti amanti,
Che ’l nodo marital disíano insieme,
Che con bei* 3 suoni e dilettevol canti
Chiamano,3* 4 il frutto del lor sparso seme;
In vaghe foggie e ’n amorosi manti,
E nel farsi estimare hanno ogni speme,
Con brette torte4 e chioma tanto ornata,* 5
Che basterebbe a Spagna innamorata.