Pagina:Ariosto-Op.minori.1-(1857).djvu/448


canto terzo. 419

Faretrato, fanciul, nudo, orbo e alato.

17 Eravi in mezzo un vago carro aurato,
Fatto non di opra umana, anzi divina,
Sol di rubini e di diamanti ornato;
E sopra vi sedeva una regina,
Di dolce aspetto e da ciascuno amato,
Adorna tutta di porpora fina:
Un pomo di or nella man destra avea:
Da un Trojan l’ebbe: è questa Vener dea.

18 Era di lieta ma di vista altiera,
Con maniere leggiadre e grazïose:
Altra stagion non vuol che primavera,
Lieta di odori e di fiorite rose:
Odia vecchiezza, e sol nella sua schiera
Giovani sono e lor dame amorose,
Lascivetti animali e verdi piante;
E in somma, alcun non vuol che non sia amante.

19 Quattro destrier vie più[1] che sangue rossi,[2]
Qual non si trovan mai nel correr stanchi,
Guidano il car’ da un dotto[3] auriga mossi,
Senza alcun freno e senza sproni ai fianchi.
Altri li han visti, e fan lor gambe[* 1] e dossi
E code e colli[* 2] più che neve bianchi;
Ma a Ferraù, ch’anch’esso fu in quel loco,
Parveno rossi più ch’ardente fuoco.

20 Sol li regge alla voce il saggio auriga,
E tienli e scioglie come cani al lasso;
Nè sempre scorre a un modo il bel quadriga,[4]
Ma talor corre e talor va di passo;
Nè sempre è il suo camin per una[* 3] riga,
Ma or poggia in alto ed or dechina al basso;[* 4]
Talor sfrenato va,[* 5] talor modesto,



  1. Il Baruffaldi legge: ma più.
  2. «Quattro destrier vie più che fiamma rossi,» comincia veramente la stanza 69 del Canto XXXIV del Furioso, che i primi editori recarono, insieme colla 70, nella loro Replica (citata alla pag. 385), per dimostrare la rassomiglianza della presente descrizione con quella.
  3. II Baruffaldi: da dotto.
  4. Quadriga, nel genere mascolino, manca d’esempio. — A.-G. — Nel Furioso l’autore facevalo di genere femminile.
  1. * colli.
  2. * gambe.
  3. * dritta. (Così ha pure il Baruffaldi.)
  4. * Ma in alto va talora e talor basso.
  5. * Va sfrenato talor.