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xiv epitome bibliografica

Versi latini.


L. Areosti carminum libri duo. — Venezia, Valgrisio, 1553; in-8. — (Stanno nelle pagine 292 a 312 del libro che ha per titolo: Io. Baptistæ Pignæ Carminum Lib. quatuor. Ad Alphonsum Ferrariæ principem. His adiunximus Cœlii Calcagnini Carm. lib. III, Ludovici Areosti Carm. lib. II. I materiali per questa edizione furono somministrati al Pigna da Virginio Ariosto, che ne rimise ancora al medesimo la scelta, com’è detto nella dedicatoria di esso Pigna al principe Alfonso: Cum..... parentis..... sui poetice scripta Virginius Areostus, doctrinæ et humanitatis vincolo mihi coniunctissimus, arbitrio iudicioque meo commisisset, elegi ego quæ mihi magis approbarentur. Sono 53 i componimenti che in essa si contengono.

— Firenze, Tartini e Franchi, 1719; in-8. (Nel tomo I della raccolta intitolata: Carmina illustrium poetarum italorum.) Vi sono riportati soli 18 componimenti.

* — Venezia, Orlandini, 1730 (Opere ec.); in-fol., vol. II, pag. 389. *

* — ivi, Bortoli, 1739 e 1753 (Orlando e Opere ec.); tom. III, pag. 667. *

* — ivi, Pitteri, 1766 (Opere ec.); in-12., vol. VI, pag. 427. *

* — BergamoFonte/commento: correz. del trascrittore, Remondini, 1771 (Tutte le opere ec.); in-12. *

* — Venezia, Zatta, 1772 ( Tutte le opere ec.); in-4. *

— Parigi, Lambert, 1776 (Opere varie ec.); in-12., vol. III, pag. 239.

— Venezia, Pitteri, 1783 (Opere ec.); in-12.

— Parigi, Merigot, 1784 (Opere varie ec.); in-12.

— Firenze, Ciardetti, 1825 (Tutte le opere ec.); in-12.


Poesie attribuite.


Canzone «Quando il sol parte ec.» nell’opera intitolata I Marmi, di Giovan Francesco Doni. (Venezia, Bertoni, 1609; in-4; a car. 44, tergo.)

— Livorno, 1813; nel vol. I, della Serie di testi di lingua raccolta da Gaetano Poggiali; in-8, a pag. 18.

Sonetto, due Madrigali e due Canzoni. Firenze, Molini, 1822 (Rime e Satire ec.); in-8.; pag. 450.

Rinaldo ardito di Lodovico Ariosto, frammenti inediti; pubblicati sul manoscritto originale da Innocenzio Giampieri e Giuseppe Aiazzi. Firenze, nella tipografia Piatti, a spese degli editori, 1846; in-8 grande, di pag. xxiv, e 120. Precede un’epigrafe dedicatoria all’Accademia Valdarnese del Poggio. Da pag. v a xxiv è la prefazione degli editori. A tergo della xxvi è il fac-simile del carattere dell’Ariosto, preso dalla pag. 30 dell’autografo del Rinaldo Ardito. Corre il poema dalla pag. 1 alla 85, cui segue l’Indice di tutti i nomi propri contenuti in quest’opera, sino alla pag. 98. A pag. 101 comincia la prefazione di Luigi Maria Rezzi alla Canzone che comincia «Deh chi sent’io, mie dolci rive amiche,» qui ristampata, e colla quale ha fine il volume.

Canzone per le partenza di Ginevra («Deh chi sent’io ec.»), pubblicata per cura di Luigi Maria Rezzi da un codice Barberiniano, per li spon-