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frammento primo. 139

Nè Castel lascia, nè in Italia loco
Dove sedizïon non metta e foco.

67 Vedi in Toscana, vedi in ogni terra
La discordia civil per tutto accesa.
Move improvviso a’ Milanesi guerra;
Gli uccide e spoglia, che non han difesa:
Si vede, instando lui, che Salinguerra
Ferrara ha ribellata dalla Chiesa;
Dove l’assedia, e dove il caccia fuore
Azzo da Este, che n’è poi signore.

68 Spoglia Monte Cassino, e dà di piglio,
E mette taglia a’ monachi e agli abati:
I cardinali, ch’ivano a consiglio,
Piglia, e i vescovi e gli altri gran prelati:
Assedia Roma, e a poco più d’un miglio
Lontano a’ Parmigian, che avea assediati,
Fonda Vittoria; ove improvviso è côlto
Da quel da Este, e rotto e in fuga vôlto.

69 Con Benevento v’è Sora distrutta,
Le sacristie e le chiese a sacco vanno:
Par, col favor di lui, che presa tutta
La Traspadana abbia Ezzelin tiranno,
Che fa di sangue uman la terra brutta
Dovunque passa, e quei di Padoa il sanno!
Poi v’è chi uccide l’uno, Azzo gagliardo;
Dà morte all’altro il suo figliuol bastardo.

70 Manfredi uccide il padre, e uccide insieme
II suo fratel Corrado, ambi di tôsco;1
Spoglia Napoli e Aquino; affligge e preme
Con gente saracina il Bruzio e l’Osco:
Spesso la Chiesa per lui piange e geme;
L’Arbia è rossa per lui di sangue tosco;
Per lui sembra che a ferro e a foco vada
D’Insubri e di Piceni ogni contrada.

71 Par che i Franceschi accorrano in aita
A’ Guelfi afflitti ed al pastore Urbano,
E che la parte di Gibel smarrita
In riva a Mella empia di sangue il piano;
E lasci al vincitor la via spedita
D’andar ove di là dal Garigliano


  1. Calunnie, com’oggi credesi dai più, della nemica fazione.