Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
138 | stanze. |
E di Sicilia quinci e quindi dona
Lo scettro a Ruggier terzo e la corona.
62 Vien d’Alemagna il re Lotario, e rende,
Cacciato ’l falso, al ver pastore il seggio:
Il titol dell’imperio a Roma prende
Spíntone quei che avean difeso il peggio.
Il figliuol di Ruggier, Guglielmo, scende
Da Palermo e Messina, e piglia Reggio,
Calabria, Puglia, Capua, nè s’astiene
Da quello ancor che al papa s’appartiene.
63 Con l’aiuto de’ Greci il santo padre
Ciò che perduto avea, tutto racquista.
Move Guglielmo le sicane squadre,
Caccia le greche, e fa la Puglia trista.
Vien Federico, che alla santa madre
Chiesa ed al clero par nemico in vista;
Chè ’l dì che la corona in Roma tolle,
L’empie di sangue ed arde il santo colle.
64 Move con l’arme e con lo scisma guerra
Al pontefice sommo, e spoglia Ancona;
Distrugge Asti, e Milan getta per terra;
Torna due volte a saccheggiar Tortona;
Susa ruina, indi Alessandria serra
Di lungo assedio, e fa tremar Cremona.
Enrico, il figlio di costui, poi vedi
Mosso da Celestin contra Tancredi.
65 Vedi Costanza che la sacra benda
Par che col regno di Sicilia mute;
E che ’l flgliuol pupillo si difenda
Centra Otton quinto, e ’l gran Pastor l’ajute.
Vi puoi veder ancor, che premio renda
Poi Federico a chi fu sua salute;
E ch’oltra il regno dell’avol Ruggiero,
Gli dia la corona anco dell’impero.
66 Manda da un lato ad occupar Foligno,
Dall’altro a saccheggiar tutto il Piceno:
Dà in pegno il Marso, l’Ernico e ’l Peligno
A’ Mori suoi, de’ quali ha il campo pieno:
Dalla città che pria Cesar maligno
Sentì alla patria, usurpa fino al Reno;1
- ↑ Da Rimini sino a Bologna, cioè tutta la Romagna.