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ii ai lettori della biblioteca nazionale.

Nè mi fu difficile l’ottenere quel ch’io bramava da quel cortesissimo; cioè la cessione delle varianti inedite della Commedia La Imperfetta1 o Scolastica; il trasferimento in noi stessi della permissione già ottenuta da lui per la ristampa del Rinaldo Ardito; e in fine l’uso di un numero non iscarso di libri a stampa da lui raccolti, e spesso di sua mano postillati, per oggetto consimile a quello che a me veniva proposto.

Così passata in proprietà dell’editore una parte delle cose anzidette, e di tutte venendo a me fatta comodità, mi posi a paragonare i testi più recenti e più divulgati delle scritture da ripubblicarsi colle loro più antiche edizioni, e con quelle che si professano e veramente furono eseguite colla scôrta di autentici manoscritti. Del metodo da me tenuto nelle collazioni di tal fatta, degli argomenti avuti alla preferenza o al dissenso, del mio benchè raro scostarmi da tutte le ricevute lezioni per proporne alcun’altra che dalla logica paresse comandarsi (cose non forse del tutto nuove a chi legge), vien reso conto, semprechè parve occorrere, nelle nostre medesime annotazioni.

Vuolsi qui nondimeno epilogare la qualità ed il numero delle edizioni, benchè altrove additate, le quali avemmo più continuamente sotto gli occhi nel condurre la nostra; e furono le seguenti:

          Opere di L. Ariosto. Venezia, Orlandini, 1730;
          Le stesse. Ivi, Bortoli, 1739 e 1755;
          Le stesse. Ivi, Pitteri, 1766 e 1783;
          Opere varie ec. Parigi, Lambert, 1776;
          Poesie varie ec. Firenze, Molini, 1824;
          Le Satire. Venezia, Zoppino, 1535;

  1. Così la nomina Virginio Ariosto. Vedasi il tom. II di queste Opere ec., pag. 427. L’autore l’aveva dapprima intitolata I Studenti. (Ivi, pag. 559.)