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     Ma tarda è la sua giunta; che si trova
Marfisa incontra, e di tanta ira piena
(poi che s’ha vista alla seconda prova
cader sí facilmente su l’arena),
che pregar nulla, e nulla gridar giova
a Ruggier che di questo avea gran pena:
sí l’odio e l’ira le guerriere abbaglia,
che fan da disperate la battaglia.

49
     A mezza spada vengono di botto;
e per la gran superbia che l’ha accese,
van pur inanzi, e si son giá sí sotto,
ch’altro non puon che venire alle prese.
Le spade, il cui bisogno era interrotto,
lascian cadere, e cercan nuove offese.
Priega Ruggiero e supplica amendue,
ma poco frutto han le parole sue.

50
     Quando pur vede che ’l pregar non vale,
di partirle per forza si dispone:
leva di mano ad amendua il pugnale,
et al piè d’un cipresso li ripone.
Poi che ferro non han piú da far male,
con prieghi e con minaccie s’interpone:
ma tutto è invan; che la battaglia fanno
a pugni e a calci, poi ch’altro non hanno.

51
     Ruggier non cessa: or l’una or l’altra prende
per le man, per le braccia, e la ritira;
e tanto fa, che di Marfisa accende
contra di sé, quanto si può piú, l’ira.
Quella che tutto il mondo vilipende,
alla amicizia di Ruggier non mira.
Poi che da Bradamante si distacca,
corre alla spada, e con Ruggier s’attacca.