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410 nota
II 1, 2 disiri desiri
3 avien avvien
4 dui duo
5 Ir Gir
8 voi vuoi
5, 1 dui duo
5 rabia rabbia
6 rabuffati ribuffati
6, 6 far... signor fare... signor
8 mover muover
8, 7 spelonca spelunca
10, 2 s’abandona s‘abbandona
7 giaccio ghiaccio
8 lassa lascia
11, 1 Come Quando
4 s’avicina s’avvicina

Le lezioni del Tipo 1° o sono estranee all’uso dell’Ariosto, come cuor I 18, 7, forse dovuto a zelo intempestivo di stampatore; o giá a lui famigliari e accolte in B, poi superate dietro nuovi gusti grammaticali, come dui 18, 2, avien 19, 3, pruovi 20, 6, altrimente 7 ecc. Particolarmente notevoli i ritocchi del Tipo 2° ispirati da un senso d’arte piú squisito, come spin 37, 2, che sará corretto prun in C (Tipo 2°), o come i primi due versi della st. 47:

          Stato era in campo, avea veduta quella,
               quella rotta che dianzi ebbe re Carlo BC (Tipo 1°),

cosí faticosí prima e fiacchi, e tanto irrobustiti da ultimo:

          Stato era in campo, e inteso avea di quella
               rotta crudel che dianzi ebbe re Carlo C (Tipo 2°).

Superfluo aggiungere esempi. Potremo dunque concludere che il mezzo foglio di Tipo 1°, mentre rappresenta un progresso di fronte a B, è a sua volta superato da quello di Tipo 2°, il quale pertanto ci serba le ultime intenzioni del Poeta.

Conviene tuttavia su qualche punto guardar le cose un po’ piú da vicino. Se l’Ermini riconosce che «quasi sempre» il Tipo 2° la vince sull’altro (p. xvi), ma senza specificare o dimostrare, a