Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
quarantesimosesto | 393 |
140
E due e tre volte ne l’orribil fronte,
alzando, piú ch’alzar si possa, il braccio,
il ferro del pugnale a Rodomonte
tutto nascose, e si levò d’impaccio.
Alle squalide ripe d’Acheronte,
sciolta dal corpo piú freddo che giaccio,
bestemmiando fuggí l’alma sdegnosa,
che fu sí altiera al mondo e sí orgogliosa.
finis.
pro bono malum.