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quarantesimosesto 377


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     Con eccellente e singulare ornato
la notte inanzi avea Melissa maga
il maritale albergo apparecchiato,
di ch’era stata giá gran tempo vaga.
Giá molto tempo inanzi desïato
questa copula avea quella presaga:
de l’avvenir presaga, sapea quanta
bontade uscir dovea da la lor pianta.

77
     Posto avea il genïal letto fecondo
in mezzo un padiglione ampio e capace,
il piú ricco, il piú ornato, il piú giocondo
che giá mai fosse o per guerra o per pace,
o prima o dopo, teso in tutto ’l mondo;
e tolto ella l’avea dal lito trace:
l’avea di sopra a Costantin levato,
ch’a diporto sul mar s’era attendato.

78
     Melissa di consenso di Leone,
o piú tosto per dargli maraviglia,
e mostrargli de l’arte paragone,
ch’al gran vermo infernal mette la briglia,
e che di lui, come a lei par, dispone,
e de la a Dio nimica empia famiglia;
fe’ da Costantinopoli a Parigi
portare il padiglion dai messi stigi.

79
     Di sopra a Costantin ch’avea l’impero
di Grecia, lo levò da mezzo giorno,
con le corde e col fusto, e con l’intero
guernimento ch’avea dentro e d’intorno:
lo fe’ portar per l’aria, e di Ruggiero
quivi lo fece alloggiamento adorno.
Poi, finite le nozze, anco tornollo
miraculosamente onde levollo.