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quarantesimoquinto 355


108
     Che se tra lor queste parole stanno,
la cosa è ferma, e non andrá per terra.
Cosí atterrán quel che promesso gli hanno,
piú onestamente e senza nuova guerra.
— Questo è (diceva Amon), questo è un inganno
contra me ordito: ma ’l pensier vostro erra;
ch’ancor che fosse ver quanto voi finto
tra voi v’avete, io non son però vinto.

109
     Che prosuposto (che né ancor confesso,
né vo’ credere ancor) ch’abbia costei
scioccamente a Ruggier cosí promesso,
come voi dite, e Ruggiero abbia a lei;
quando e dove fu questo? che piú espresso,
piú chiaro e piano intenderlo vorrei.
Stato so che non è, se non è stato
prima che Ruggier fosse battezzato.

110
     Ma se gli è stato inanzi che cristiano
fosse Ruggier, non vo’ che me ne caglia;
ch’essendo ella fedele, egli pagano,
non crederò che ’l matrimonio vaglia.
Non si debbe per questo essere invano
posto al risco Leon de la battaglia;
né il nostro imperator credo vogli anco
venir del detto suo per questo manco.

111
     Quel ch’or mi dite, era da dirmi quando
era intera la cosa, né ancor fatto
a prieghi di costei Carlo avea il bando
che qui Leone alla battaglia ha tratto. —
Cosí contra Rinaldo e contra Orlando
Amon dicea, per rompere il contratto
fra quei duo amanti; e Carlo stava a udire,
né per l’un né per l’altro volea dire.