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Dentro a Belgrado, e fuor per tutto il monte,
e giú fin dove il fiume il piè gli lava,
l’esercito dei Bulgari gli è a fronte;
e l’uno e l’altro a ber viene alla Sava.
Sul fiume il Greco per gittare il ponte,
il Bulgar per vietarlo armato stava,
quando Ruggier vi giunse; e zuffa grande
attaccata trovò fra le due bande.
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I Greci son quattro contr’uno, et hanno
navi coi ponti da gittar ne l’onda;
e di voler fiero sembiante fanno
passar per forza alla sinistra sponda.
Leone intanto, con occulto inganno
dal fiume discostandosi, circonda
molto paese, e poi vi torna, e getta
ne l’altra ripa i ponti, e passa in fretta:
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e con gran gente, chi in arcion, chi a piede
(che non n’avea di ventimila un manco),
cavalcò lungo la riviera, e diede
con fiero assalto agl’inimici al fianco.
L’imperator, tosto che ’l figlio vede
sul fiume comparirsi al lato manco,
ponte aggiungendo a ponte e nave a nave,
passa di lá con quanto esercito have.
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Il capo, il re de’ Bulgari Vatrano,
animoso e prudente e pro’ guerriero,
di qua e di lá s’affaticava invano
per riparare a un impeto sí fiero;
quando cingendol con robusta mano
Leon, gli fe’ cader sotto il destriero:
e poi che dar prigion mai non si volse,
con mille spade la vita gli tolse.