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308 canto


28
     Per onorar costor ch’eran sostegno
del santo Imperio e la maggior colonna,
Carlo mandò la nobiltá del regno
ad incontrarli fin sopra la Sonna.
Egli uscí poi col suo drappel piú degno
di re e di duci, e con la propria donna,
fuor de le mura, in compagnia di belle
e ben ornate e nobili donzelle.

29
     L’imperator con chiara e lieta fronte,
i paladini e gli amici e i parenti,
la nobiltá, la plebe fanno al conte
et agli altri d’amor segni evidenti:
gridar s’ode Mongrana e Chiaramonte.
Sí tosto non finîr gli abbracciamenti,
Rinaldo e Orlando insieme et Oliviero
al signor loro appresentâr Ruggiero;

30
     e gli narrar che di Ruggier di Risa
era figliuol, di virtú uguale al padre:
se sia animoso e forte, et a che guisa
sappia ferir, san dir le nostre squadre.
Con Bradamante in questo vien Marfisa,
le due compagne nobili e leggiadre:
ad abbracciar Ruggier vien la sorella;
con piú rispetto sta l’altra donzella.

31
     L’imperator Ruggier fa risalire,
ch’era per riverenzia sceso a piede,
e lo fa a par a par seco venire,
e di ciò ch’a onorarlo si richiede,
un punto sol non lassa preterire.
Ben sapea che tornato era alla fede;
che tosto che i guerrier furo all’asciutto,
certificato avean Carlo del tutto.