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quarantesimo 195


72
     Era Dudon sopra la spiaggia uscito,
ch’a trovar Carlo andar volea quel giorno;
e de’ captivi e de lor spoglie ordito
con lunga pompa avea un trionfo adorno.
Eran tutti i prigion stesi nel lito,
e i Nubi vincitori allegri intorno,
che faceano del nome di Dudone
intorno risonar la regïone.

73
     Venne in speranza di lontan Ruggiero,
che questa fosse armata d’Agramante;
e, per saperne il vero, urtò il destriero:
ma riconobbe, come fu piú inante,
il re de Nasamona prigionero,
Bambirago, Agricalte e Farurante,
Manilardo e Balastro e Rimedonte,
che piangendo tenean bassa la fronte.

74
     Ruggier che gli ama, sofferir non puote
che stian ne la miseria in che li trova.
Quivi sa ch’a venir con le man vòte,
senza usar forza, il pregar poco giova.
La lancia abbassa, e chi li tien percuote;
e fa del suo valor l’usata prova:
stringe la spada, e in un piccol momento
ne fa cadere intorno piú di cento.

75
     Dudone ode il rumor, la strage vede
che fa Ruggier, ma chi sia non conosce.
Vede i suoi c’hanno in fuga volto il piede
con gran timor, con pianto e con angosce.
Presto il destrier, lo scudo e l’elmo chiede;
che giá avea armato e petto e braccia e cosce:
salta a cavallo e si fa dar la lancia,
e non oblia ch’è paladin di Francia.