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366 canto


64
     Colui lascia il cavallo, e via carpone
va per campar, ma poco gli successe;
che venne caso che ’l duca Trasone
gli passò sopra, e col peso l’oppresse.
Arïodante e Lurcanio si pone
dove Zerbino è fra le genti spesse;
e seco hanno altri e cavallieri e conti,
che fanno ogn’opra che Zerbin rimonti.

65
     Menava Arïodante il brando in giro,
e ben lo seppe Artalico e Margano;
ma molto piú Etearco e Casimiro
la possanza sentîr di quella mano:
i primi duo feriti se ne giro,
rimaser gli altri duo morti sul piano.
Lurcanio fa veder quanto sia forte;
che fere, urta, riversa e mette a morte.

66
     Non crediate, Signor, che fra campagna
pugna minor che presso al fiume sia,
né ch’a dietro l’esercito rimagna,
che di Lincastro il buon duca seguia.
Le bandiere assalí questo di Spagna,
e molto ben di par la cosa gía;
che fanti, cavallieri e capitani
di qua e di lá sapean menar le mani.

67
     Dinanzi vien Oldrado e Fieramonte,
un duca di Glocestra, un d’Eborace;
con lor Ricardo, di Varvecia conte,
e di Chiarenza il duca, Enrigo audace.
Han Matalista e Follicone a fronte,
e Baricondo et ogni lor seguace.
Tiene il primo Almeria, tiene il secondo
Granata, tien Maiorca Baricondo.