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quartodecimo 291


8
     Bisogna che proveggia il re Luigi
di nuovi capitani alle sue squadre,
che per onor de l’aurea Fiordaligi
castighino le man rapaci e ladre,
che suore, e frati e bianchi e neri e bigi
violato hanno, e sposa e figlia e madre;
gittato in terra Cristo in sacramento,
per torgli un tabernaculo d’argento.

9
     O misera Ravenna, t’era meglio
ch’al vincitor non fêssi resistenza;
far ch’a te fosse inanzi Brescia speglio,
che tu lo fossi a Arimino e a Faenza.
Manda, Luigi, il buon Traulcio veglio,
ch’insegni a questi tuoi piú continenza,
e conti lor quanti per simil torti
stati ne sian per tutta Italia morti.

10
     Come di capitani bisogna ora
che ’l re di Francia al campo suo proveggia,
cosí Marsilio et Agramante allora,
per dar buon reggimento alla sua greggia,
dai lochi dove il verno fe’ dimora
vuol ch’in campagna all’ordine si veggia;
perché vedendo ove bisogno sia,
guida e governo ad ogni schiera dia.

11
     Marsilio prima, e poi fece Agramante
passar la gente sua schiera per schiera.
I Catalani a tutti gli altri inante
di Dorifebo van con la bandiera.
Dopo vien, senza il suo re Folvirante,
che per man di Rinaldo giá morto era,
la gente di Navarra; e lo re ispano
halle dato Isolier per capitano.