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decimo 217


 92
     E vide Ibernia fabulosa, dove
il santo vecchiarel fece la cava,
in che tanta mercé par che si truove,
che l’uom vi purga ogni sua colpa prava.
Quindi poi sopra il mare il destrier muove
lá dove la minor Bretagna lava:
e nel passar vide, mirando a basso,
Angelica legata al nudo sasso.


93
     Al nudo sasso, all’Isola del pianto;
che l’Isola del pianto era nomata
quella che da crudele e fiera tanto
et inumana gente era abitata,
che (come io vi dicea sopra nel canto)
per varii liti sparsa iva in armata
tutte le belle donne depredando,
per farne a un mostro poi cibo nefando.

94
     Vi fu legata pur quella matina,
dove venía per trangugiarla viva
quel smisurato mostro, orca marina,
che di aborrevole esca si nutriva.
Dissi di sopra, come fu rapina
di quei che la trovaro in su la riva
dormire al vecchio incantatore a canto,
ch’ivi l’avea tirata per incanto.

95
     La fiera gente inospitale e cruda
alla bestia crudel nel lito espose
la bellissima donna, cosí ignuda
come Natura prima la compose.
Un velo non ha pure, in che richiuda
i bianchi gigli e le vermiglie rose,
da non cader per luglio o per dicembre,
di che son sparse le polite membre.