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124 canto


76
     Quivi a Ruggier un gran corsier fu dato,
forte, gagliardo, e tutto di pel sauro,
ch’avea il bel guernimento ricamato
di prezïose gemme e di fin auro;
e fu lasciato in guardia quello alato,
quel che solea ubidire al vecchio Mauro,
a un giovene che dietro lo menassi
al buon Ruggier, con men frettosi passi.

77
     Quelle due belle giovani amorose
ch’avean Ruggier da l’empio stuol difeso,
da l’empio stuol che dianzi se gli oppose
su quel camin ch’avea a man destra preso,
gli dissero: — Signor, le virtuose
opere vostre che giá abbiamo inteso,
ne fan sí ardite, che l’aiuto vostro
vi chiederemo a beneficio nostro.

78
     Noi troveren tra via tosto una lama,
che fa due parti di questa pianura.
Una crudel, che Erifilla si chiama,
difende il ponte, e sforza e inganna e fura
chiunque andar ne l’altra ripa brama;
et ella è gigantessa di statura,
li denti ha lunghi e velenoso il morso,
acute l’ugne, e graffia come un orso.

79
     Oltre che sempre ci turbi il camino,
che libero saria se non fosse ella,
spesso, correndo per tutto il giardino,
va disturbando or questa cosa or quella.
Sappiate che del populo assassino
che vi assalí fuor de la porta bella,
molti suoi figli son, tutti seguaci,
empii, come ella, inospiti e rapaci. —