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sesto 123


72
     Su per la soglia e fuor per le colonne
corron scherzando lascive donzelle,
che, se i rispetti debiti alle donne
servasser piú, sarian forse piú belle.
Tutte vestite eran di verdi gonne,
e coronate di frondi novelle.
Queste, con molte offerte e con buon viso,
Ruggier fecero entrar nel paradiso:

73
     che si può ben cosí nomar quel loco,
ove mi credo che nascesse Amore.
Non vi si sta se non in danza e in giuoco,
e tutte in festa vi si spendon l’ore:
pensier canuto né molto né poco
si può quivi albergare in alcun core:
non entra quivi disagio né inopia,
ma vi sta ognor col corno pien la Copia.

74
     Qui, dove con serena e lieta fronte
par ch’ognor rida il grazïoso aprile,
gioveni e donne son: qual presso a fonte
canta con dolce e dilettoso stile;
qual d’un arbore all’ombra e qual d’un monte
o giuoca o danza o fa cosa non vile;
e qual, lungi dagli altri, a un suo fedele
discuopre l’amorose sue querele.

75
     Per le cime dei pini e degli allori,
degli alti faggi e degl’irsuti abeti,
volan scherzando i pargoletti Amori:
di lor vittorie altri godendo lieti,
altri pigliando, a saettare i cori,
la mira quindi, altri tendendo reti;
chi tempra dardi ad un ruscel piú basso,
e chi gli aguzza ad un volubil sasso.