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72 iv - capitoli

     de’ quali un fe’ restar di luce manco
Pallade ultrice, e l’altro fe’ Diana
sfamar i cani suoi del proprio fianco.
     Se d’esser sopragiunte alla fontana,
35nude il bel corpo, cosí increbbe ad esse,
che vendetta ne fèro acerba e strana,
     non fòra oltra ragion che mi dolesse,
che voi molto piú a dentro che alle gonne
veder cercasse come il cor mi stesse.
     40Non son giá del valor di quelle donne,
né sí crudel ch’a voi facessi il danno,
ch’elle fèro a Tiresia e ad Atteonne;
     dicovi ben che ’l dritto lor non fanno
quelli che ’l studio e tutto il pensier loro
45sol per voler interpretar post’hanno
     questa mia negra penna in fregio d’oro.