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XLIII. — De Trivultia. Nobile, ricca, bella, pudica e colta, nessuna donna può stare alla pari di lei |||
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XLIV. — De eadem.... ma se non è benigna, che valgono tutte le sue belle qualitá? |||
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XLV. — [Philippae epilaphium]. Chiusa in una pesante tomba di marmo, non fuggirá piú |||
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XLVI. — [Eiusdem]. Chi fui? — mi domandi |||
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XLVII. — [Labullae epitaphium]. Bella era e ricca e nobile; ma soprattutto virtuosa |||
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XLVIII. — Eiusdem. Viva, pensò prudentemente alla sua sepoltura |||
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XLIX. — [Manfredii epitaphium]. Fu ucciso a tradimento per avere follemente amato |||
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L.—[Alexandri epitaphium]. Vittima d’una fanciulla troppo desiderata |||
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LI, — [Sine tilulo], Buon soldato e cortigiano, quale sbaglio a prender moglie da vecchio! |||
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LII. — Ad Thimoteum Bendideum. L’amore, piú tiranno di qualsiasi padrone, gli ha impedito di mantenere la parola data all’amico |||
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LIII. — Epithalamium. Se Ferrara esulta festante per l’arrivo della novella sposa di Alfonso, bella al pari di Venere, Roma, triste, piange la nuova sventura che s’abbatte su di lei, con la perdita della fulgida fanciulla, Lucrezia Borgia |||
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LIV. — De diversis amoribus. Di mente inconstante, giovanetto cambiò presto le leggi con le muse, poi queste abbandonò per servire in corte; insoddisfatto del principe, pensò alla vita militare; ma anche di essa si annoiò subito, risospinto all’amore dei campi e alla gioconditá della vita. Con questa mobilitá, che meraviglia se anche in amore sia inconstante? |||
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LV. — Iani Francisci Gonzagae epitaphium |||
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LV bis. — Gonzagae |||
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LVI. — [Sine tilulo]. Quale il significato latino del nome della casa d’Este? |||
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LVII. — [In Hyppolitum Estensem episcopum Ferrariae]. Chi piú valente guerriero di Ercole? Chi piú religioso del morigerato Ippolito? |||
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LVIII. — [Ludovici Areosti epitaphium]. Qui di Ludovico Ariosto giaccion Fossa |||
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LVIII bis. — [Idem] |||
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LIX.— [Francisci Areosti epitaphium]. Qui la moglie e i figli composero Francesco Ariosto |||
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