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II. — Ad Philiroëm. Che gl’importa delle belliche minacce di Carlo Vili, che è per calare in Italia, se, sdraiato all’ombra d’un albero, può stare accanto alla sua Filiroe e cantare? |||
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II bis. — Ode de vita quieta ad Philiroem |||
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III. — Ad Pandulphum. Spensierato, si gode la ridente campagna e i giocondi amori, accanto a Filli o a Filiroe; ma un pensiero turba la sua gioia, quello della minaccia gallica su l’Italia |||
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IV. — Epitaphium Fulci Areosti. In morte del congiunto Folco Ariosti, caduto in Puglia nel 1495 |||
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V. — [Ad Herculem Ferrariae ducem secundum]. Celebra Ercole I, il benefico restauratore di Ferrara, ora chiamato in Lombardia a pacificar quei popoli |||
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VI. — Epitaphium Regis Ferdinandi. In morte di Ferrandino d’Aragona re di Napoli |||
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VII. — Ad Albertum Pium. Esulta con l’amico Alberto Pio perché presto rivedrá il maestro carissimo, Gregorio di Spoleto |||
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Vili. — [Nicolai Areosti epitaphium]. Epitafio per il padre, composto in nome della moglie e dei figli (1500) |||
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IX. — De Quindi V’alerii uxore. — Lo stesso epitafio, adattato ad una donna, vera o immaginaria, piangente il morto marito |||
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X. — De Nicolao Areosto. Piange amaramente la morte del padre |||
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XI. — Nicolai Areosti epitaphium. Epitafio in morte del padre, che non si sa in qual chiesa o luogo venisse collocato |||
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XII. — Ad Albertum Pium. Si conduole con Alberto Pio della morte della madre, della quale rievoca le rare virtú e l’operosa vita iniquamente troncata |||
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XIII. — Ad Herculem Strozzam. — Grido di dolore all’annunzio della tragica morte di Michele Marullo. * *93

XIV. — [Cosmici epitaphium]. Epitafio in morte del poeta Niccolò Cosmico (1500) |||
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XIV bis. — Epitaphium |||
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XV. — Ad Petrum Bembum. Che egli chiuda un occhio su qualche infedeltá dell’amata? sopporti un rivale in amore? Ah! mai e poi mai! |||
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XVI. — Ad Pandulphum Areostum. Fortunato l’amico, che tra i sorrisi della campagna potrá bearsi nella gioconditá del suo amore! Purtroppo non potrá seguirlo, perché una fanciulla lo trattiene, inquieto e ansioso, in cittá |||
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XVII. — De Megilla. È un sogno il suo? O qui con lui è proprio la sua Megilla? |||
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