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composta, pare, da Ludovico studente, prima cioè dell’autunno 1494 e recitata in occasione della inaugurazione degli studi in Ferrara.

II. Composta per la discesa di Carlo viii in Italia nel 1494.

II bis. È la prima stesura della precedente, che forse fu posteriormente rielaborata sotto la guida o la spinta didattica di Gregorio Spoletino.

III. Composta nel 1494.

IV. Composta nel 1495.

V. È un frammento dal Pigna mal riunito al I; ad esso può darsi il titolo Ad Herculem, perché vi si loda Ercole restauratore della grandezza di Ferrara (luglio-novembre 1495).

VI. Composta nel sett. 1496.

VII. Composta tra il 1499 e il 1500.

Vili. Senza titolo in F6; è un epitafio composto nel febbraio 1500 per la morte del padre.

IX. È il precedente, alquanto modificato e destinato ad una donna vera o immaginaria, piangente il morto marito.

X-XI. In morte del padre: il secondo non si sa in qual chiesa o in qual luogo fosse posto.

XII. In morte di Caterina Pico (1500).

XIII. In occasione della morte di Michele Marullo (aprile 1500).

XIV. In morte di Niccolò Cosmico (giugno 1500).

XIV bis. È la prima stesura del precedente epitafio quale si legge in F6.

XV-XXII. Paiono anteriori al 1503, al periodo cioè dei servigi estensi, o fors’anche al febbraio 1500, tempo della morte del padre, perché squillano di tanta esuberanza giovanile, non ancora affievolita dalle preoccupazioni familiari, cui dette luogo la scomparsa paterna, o dal peso ingrato della vita di corte e dall’assillo logorante della grande opera cavalleresca, cui l’A. si accinse non prima che entrasse presso gli Estensi.

XXI. Sine titulo in V6; In meretricem in Pigna, In lenam in Polidori.

XXIII. È forse del periodo reggiano, non posteriore al 1502.

XXIV-LII. Scherzucci poetici, sgorgati dalla fantasia dell’A. assai probabilmente non piú tardi del 1503.

XXII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII, XXIX, XXXI, XXXII, XXXV, XXXVI, XLV, XLVI, XLVII, L, LI, tutti in F6 senza titolo.