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Il Gamurrini crede che il libro sia stato donato all’Ariosto in Roma (nella prima carta di guardia c’è scritto Ill.mo mons. mio singulariss.): egli poi, in una delle ultime carte, avrebbe notate le spese del viaggio e trascritto pure l’epitafio, monco dell’ultimo verso.

La calligrafia è certo del Cinquecento, e, confrontata con quella dell’Ariosto, parrebbe non dissimile; ma sará proprio un autografo ariostesco? e il libro sará, come pensa il Gamurrini, passato per il tramite della Benucci a Lelio Benucci, il cui nome si trova ras. sotto il frontespizio?

Biblioteca dell’Arsenale (Parigi)

I - Ms. segn. 8583, del sec. xvi. Rime varie. (Mss. ital. della Bibliot. di Francia, iii, pp. 135-142).

A c. 176 b-177 il Capitolo della buona notte del Ariosto (cap. viii).

Una poesia dell’A. è indicata dal Marsand, Indice, II, 456, nel cod. 994 (1052) della Biblioteca Reale Mazariniana, ma nei cataloghi di questa, a cura di A. Molinier, non figura né il cod. 994 nè il cod. 1052.

Biblioteca di Oxford

K - Ms. segn. n. 36; della prima metá del sec. xvi, di cc. 134. Sonetti e capitoli, i piú adespoti (Mortara, Catalogo dei mss. ital. che sotto la denominazione di codici canoniciani italiani si conservano nella Bibl. Bodleiana di Oxford, Oxonii, 1862, p. 42).

Comprende, tutti adespoti, il cap. viii, le canz. i2, canz. iii, v2 .

Biblioteca Marucelliana (Firenze)

M - Ms. segn. C, 257, sec. xvi. Raccolta di componimenti.

A c. 52 il son. ix con la dichiarazione Dell’Ariosto.

Biblioteca Laurenziana (Firenze)

L1 - Plut. xli, cod. xxxiii, n. lxxiv (Cfr. Codices italici, p. 515).

A c. 71 a - 72 a il Capitolo del Senazar in descrivere una nocte felice, cioè il cap. viii; al margine della carta c’è scritto Ariosto; a c. 74 b dello stesso codice, n. lxxvi, Dello Accolti, Fram. 112 .