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I
Perché, Fortuna, non vuoi che io stia vicino a lei?
Perché, Fortuna, quel ch’Amor m’ha dato,
vommi contender tu l’avorio e l’oro,
l’ostro e le perle e l’altro bel tesoro,
4di ch’esser mi credea ricco e beato?
Per te son d’appressarmeli vietato,
non che gioirne, e in povertá ne moro;
non con piú guardia fu su ’l lito moro
8il pomo de l’Esperide servato.
Per una ch’era al precioso legno,
cento custodie alle ricchezze sono,
11ch’Amor giá di fruir mi fece degno.
Ed è a lui biasmo; egli m’ha fatto il dono;
che possanza è la sua, se nel suo regno
14quel che mi dá non è a difender buono?