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Per la storia delle Rime ariostesche, dagli opuscoli che precedono l’edizione principe del Coppa alle piú importanti edizioni che si sono susseguite fino ai nostri giorni, rimando al mio studio Su la fortuna e l’autenticitá delle Liriche di L. A., nel Supplemento 22-23 del Giornale storico della letteratura italiana. Il quale studio può riguardarsi come una indispensabile Introduzione alla presente raccolta, specialmente da chi voglia rendersi conto della presenza in questo volume di molti componimenti non mai comparsi in raccolte ariostesche e della distinzione delle poesie autentiche (citate sempre col solo numero romano) da un buon gruppo di dubbie (citate col numero romano accompagnato da un 1 in alto) costituenti l’Appendice prima, e da quello delle apocrife (citate col numero romano e un 2 in alto), che formano l’Appendice seconda. In questa Nota mi limito a dare il puro elenco delle edizioni e dei manoscritti.
I
EDIZIONI
Liriche italiane
[1546] — Le Rime di M. Lodovico Ariosto Non piú viste & nuovamente stampate á instantia di Iacopo Modanese, ciò è Sonetti Madrigali Canzoni Stanze Capitoli. Nel mezzo il ritratto dell’Ariosto e in basso In Vinegia con Privilegio del Sommo Pontefice, & del Eccelso Senato Veneto, mdxlvi; in 8°; cc. 55.
Edizione principe, da cui procedono tutte le successive edizioni, comprese le moderne; per il testo e per il numero dei componimenti, merita