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304 | appendice seconda |
II
[G. Muzzarelli]
Alla mano.
O bella man, che ’l fren del carro tieni,
quando Amor col trionfo a Cipro torna,
man bianca, man leggiadra, mano adorna,
che l’aureo scettro suo reggi e mantieni;
man, che, ignuda del guanto, rassereni
mia mente afflitta, ove sempre soggiorna
l’imagin sua, ch’ogni altra mano scorna,
e muove invidia a quei begli occhi ameni;
man cara, man soave, mano eguale
a neve e avorio, man, con che disserra
Amor suo arco e suo dorato strale;
man, che l’acerbe piaghe che ’l cor serra
mitighi e addolci, e sei di forza tale
che sola mi puoi dar e pace e guerra.
III
[Bembo]
Apparizione della sua donna.
Tosto ch’in questa breve e fragil vita
il mio bel sol d’ogni virtute adorno
apparve, tutti i dèi li furo intorno,
ed ogni grazia parimente unita.
— Questa, dicea ciascun, bella e gradita
pianta di me vien prima, e quest’è il giorno
ch’io l’ho produtta e ch’a vederla io torno.—
Cosí lite fra lor nacque infinita.
Vener in tanto un dolce bacio prese
da la angelica boca e poi rispose:
— Questo chiare fará nostre contese. —
Quinci fioriron le vermiglie rose
d’ostro celeste sí pulite e accese
ch’Amor per starvi sempre vi s’ascose.