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298 appendice seconda

V

[Molza]

Per voi ora vedo che t senza Amor non è cosa perfetta»

     Ochi vaghi e lucenti,
che mi stringeste al nodo,
dal qual mai per fuggir non mossi il piede,
e quei dolci pungenti
5raggi tempraste in modo
che mi fate sprezar quanto il sol vede,
e portar ferma fede
ch’avea smarrita d’ogni onor la strada,
quanto per voi m’agrada
10l’aver al viver mio cangiato stile!
Ch’a dire il vero io era
quasi un’alpestra fera
ad altrui grave, a me noioso e vile;
or veggio e mi diletta
15che senza amor non è cosa perfetta.
     Ch’io avea l’alma ingombrata
d’una nebbia d’errore,
sí ch’io non potea mai giunger al vero;
poi che da voi piagata
20fece loco ad Amore,
che dolce creò in lei di voi pensiero,
del mio stato primiero
vergognando mi dolsi, e sommi accorto
che vivendo ero io morto;
25per che, come ’l gradito aer cortese
saggio animal dispoglia
de l’antica sua spoglia,
cosí, poi che nel cor raggio discese
del bel lume soave,
30sgombrò da me lo ’ncarco, onde era grave.
     Allor conobbi espresso
onde si trae la guerra
che dal ciel ne dilunga e da virtute,