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18 | i - canzoni |
V
Giuliano risponde affettuosamente alle preghiere di Filiberta, esortandola a prepararsi alle gioie del cielo senza sgomentarsi dell’aspra e pericolosa via che ha da percorrere.
Anima eletta, che nel mondo folle
e pien d’error, sí saggiamente quelle
candide membra belle
reggi, che ben l’alto disegno adempi
5del Re degli elementi e de le stelle
che sí leggiadramente ornar ti volle,
perch’ogni donna molle
e facile a piegar ne li vizi empi,
potessi aver da te lucidi essempi,
10che, fra regal delizie in verd’etade,
a questo d’ogni mal seculo infetto
giunt’esser può d’un nodo saldo e stretto
con summa castitá summa beltade;
da le sante contrade,
15ove si vien per grazia e per virtute,
il tuo fedel salute
ti manda, il tuo fedel caro consorte,
che ti levò di braccia iniqua morte.
Iniqua a te, che quel tanto quieto,
20iocondo e, al tuo parer, felice tanto
stato, in travaglio e in pianto
t’ha sotto sopra ed in miseria vòlto;
a me giusta e benigna, se non quanto
l’odirmi il suon di tue querele drieto
25mi potria far men lieto,
s’ad ogni affetto rio non fusse tolto