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vi - stanze | 171 |
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Non ti diede a portar Dio questa verga
perché sua greggia divorar tu lassi,
ma perché la diffenda, se le terga
lupi le preman d’ogni pietá cassi.
Deh! non esser cagion che si summerga
l’Italia in maggior danno, sì che i sassi
muova a pietá; ché a te sol si conviene
trarla d’affanni e non aggionger pene.
. . . . . . . . . . . . .
IX
(Furioso, XXXII)
. . . . . . . . . . . . .
Dirò un’altra ragion: poniamo vegna
Lanfusa o un’altra qui che vesta maglia
che di beltá si poca parte tegna,
come d’ardir e di gran forza vaglia,
e che si sia del nostro albergo degna
fatta come io per forza di battaglia,
non credo che volesse che da un volto
quel che le dá virtú le fosse tolto.
X
1
Se voi, madonna, giá piú di veduto
me non avete, io ben veduto ho voi;
vostro sembiante ho nel cuor sempre avuto,
qual prima il viddi, il viddi sempre poi;
e dirò piú ch’altra non ho potuto
vedere; Amor, tu’l sai, dillo se vói;
e di ch’ogni altro lume in veder questo
bel lume vinco e son cieco de! resto.