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     Davano a lei quella inclita onestade
che giunta con beltá par che si stime
270al nostro tempo ritrovarsi in rade.
     Locava, fra le gloriose e prime
virtuti d’ella, il grande animo, sopra
il femenil contegno alto e sublime.
     Onde esce quella degna ed util opra,
275la qual non pur nei boni irraggia e splende,
ma ne li iniqui par che ’l vizio copra;
     parlo de la virtú che dona e spende,
in che fulge ella sì che d’ogn’intorno
i raggi vibra e i prossimi n’accende.
     280Tant’altre laude sue dette mi fôrno,
che pria che ad una ad una fuor sian spinte,
temo che tutto non ci basti un giorno.

melibeo


     Son queste cose indarno a me depinte,
ché, se per l’altrui dir tu note l’hai,
285io per esperienza le ho distinte.
     Ma volta gli occhi e lá Mopso vedrai,
sì che non poter star piú teco dolmi,
onde conchiudo brevemente ormai:
     che come ben confan le viti e gli olmi,
290confanno i dui consorti, e Dio gli scelse
maggior degli altri, quanto tra gli colmi
     de l’umil case escon le torri excelse.