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iv - capitoli | 113 |
Li inimici, lo assedio ch’è di fuora,
son gelosia, timor, odio, disdegno,
disprezzo, crudeltá, lunga dimora.
Ma tutte le lor forze e ’l lor disegno,
35è ’n tagliar d’acqua e in batter d’adamante,
ch’è troppo il castellan provido e degno.
Dunque, con quel pensier fermo e costante
che incominciai la mia amorosa guerra,
con quel seguitarò la impresa inante;
40ché una ròcca di fé mai non si atterra.