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94 | iv - capitoli |
XII bis
Altra redazione del capitolo precedente.
O lieta piaggia, o solitaria valle,
o culto monticel che mi difendi
l’ardente sol con le tue ombrose spalle;
o fresco e chiaro rivo che discendi
5nel bel pratello fra fioretti e fronde,
e dolce ad ascoltar mormorio rendi;
o se driada alcuna si nasconde
fra queste piante, o se invisibil nota
leggiadra ninfa tra le gelid’onde;
10o s’alcun fauno qui sovente rota,
contemplando si sta l’alta beltade
d’alcuna diva a mortal occhi ignota;
o nudi sassi, o malagevol strade,
o tenere erbe, o ben nutriti fiori
15d’aure suavi e liquide rogiade;
faggi, pini, genebri, olivi, allori,
sterpi o virgulti o s’altro vi si trova
ch’abbi notizia di mie’ antichi amori,
parlar, anzi con voi doler mi giova;
20che, come al vecchio gaudio, testimoni
mi siate ancora alla mestizia nuova.
Ma pria che di mia doglia oltra ragioni
dirò ch’io sia, quantunque de’ miei accenti
sempre noti vi furo i primi suoni;
25ch’io solea i pensier miei lieti e contenti
narrarvi come risposer piú volte
li concavi antri alle parole attenti.
Ma in dubio stommi che l’acerbe e molte
pene amorose sí m’abbino afflitto
30che le prime sembianze mi sian tolte.