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questo, presto se cavò li zocoli e, traendone uno cum furia verso li frati, tutti li spaventò, fugendoli denanti, come se fosse stato el diavolo. E lui, non adimandando piú li suoi panni, dentro da la terra, in casa de’ Taramazi (dove ora ereditariamente dimora ser Zoanne Maria Gambalunga, nostro egregio causidico e degno citadino), per il migliore, del monastero se ne fugitte, lassando li frati pieni de paura e de dispiacere, dubitando loro assai che Guglielmone non manifestasse qualche suo mancamento, ancora che vivano cum tanta prudenzia, virtú e sanctimonia, che male se potesse la sua bona fama maculare. « Assai cum aiegro riso, altissimo duca, de frate Guglielmo raxonato, una formosa e vaga donna, de virtú e onestate regina, nominata lulia, nata del darò sangue di Manzoli e dilectissima moglie del conte Ercule Bentivoglio, fratei del nostro conte Andrea, essendo di colore purpureo vestita e sedendo presso madonna Diana, sua cognata, cum benigno aspecto alziando gli occhi de venustá pieni verso la brigata, dixe: — Da poi c’ ho sentito li modestissimi frati de Sancto Salvadore mentovare, io dirò, quando ve piacia, come uno de loro, sotto nome de confessione, da uno nostro giovene bolognese, cum iactura de uno povero contadino, fu schernito. — E in questa forma incominciò.