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fiorentina patria, cum piacevole riso fosse increpato il Saliceto per la sua narrata novella, dicendoli: — Gentilomo, voi aveti indiscretamente morduta la nostra nazione, facendola vaga del turpissimo effecto, per el falso motto in la vostra novella narrato, trovandose oggimai per tutto fiorentini. — Inde gli fu resposto: — Gentile cavaliero, vogliati suffrire che questa novella vada per quella del Bocacio da Certaldo, vostro poeta illustre, quando nel suo Decameron cum dolce e singolare facondia inquinò l’onesta fama del nostro muliebre onore, dicendo che la dolceza del bolognese sangue non fu mai de pianti né de sospiri vaga. — A questa risposta ognuno cum viva e ridente voce, accennando cum la mano, dixeno: — Non piú, per Dio: oggimai qualunca sta bene de la sua paga. — Inde, posto fine a le piacevole parole, Filippo de Vitale, mio caro compatre, nobile e ríchissimo mercatante, uomo tanto splendido, liberale e grazioso, quanto forsi uno altro ne la nostra citade se trova, dixe cum iucunda ciera e parole dolce: — Per sequire il nostro piacere, io ve voglio brevemente uno piacevole effecto contare, che ora ne la mente me viene, quantunque non sia al proposito del narrato per il nostro .Saliceto. — E incominciò in questa forma a dire.