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col re Roberto, la Sua Maiestá avesse a indicare chi de loro per piú dignitá dovesse essere preferito. Visitato dunque li fiorentini e recevuti da loro benignamente, cavalcarono, e non senza piacevole ragionamento de la incominciata disputazione, tanto che giunseno a Napoli, dove dal re nel suo palazzo cum grandissimo triunfo, pompa e onore accolti furono. Venuto poi el sequente giorno, essi, pomposamente vestitisi, davanti al re se presentarono, e, cum Sua Maiestá confederandose, conclusone quatro capituli. El primo, che, per mutua tuizione e salute de’ loro Stati, ciascuno, accadendo, mille marchi d’argento spendere dovesse. Il secundo, che el re non potesse far pignere l’arma sua senza la nostra a quartieri, e ponesse la nostra de sopra; e similmente la nostra Signoria non potesse fare pignere l’arma sua senza quella del re pur a quartieri, ponendo quella del re de sopra. El terzo capitolo, ch’el giorno commemorante la sanctissima memoria del nostro patrone misser san Petronio, Sua Maiestá, come molti altri signori in quel tempo facevano, mandasse ad onorare epsa commemorazione, donando a la nostra republica uno bel cavallo copertato de seta a la sua regai insegna a quartieri, come è dicto, cum uno nobilissimo scudo fornito d’argento e de oro, e nel quale fusse scalpito cum vivo smalto l’arma sua cum quella de Bologna a quartieri. El quarto e ultimo capitolo, che la nostra Signoria ogni anno, nel tempo de la trionfante commemorazione de la felice corona del suo regno, mandasse dui oratori ad onorare quella, e che li avessero a donare una de le opere in carta membrana, compilata quello anno per li excellentissimi doctori del nostro alora fiorentissimo Gimnasio, che se avesse poi a collocare pc" Sua Maiestá ne la sua biblioteca, che molto degna fare voleva. Questi capituli con gran triunfo scripti, publicati, lecti e sigillati, piacque al re che li nostri oratori disenasseno seco; dove li fece solemnissimo onore. Disnato che ebbeno, exposeno a la Sua Maiestá el dubio loro, e corno erano remasti in concordia che epso sentenziasse la cosa secundo il suo parere e iudicio. E circa ciò cum multi preghi Io invitarono a sumere tal