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placarete de le stelle l’ira e’I furore, che forsi a questa ora son placate. Che sapete voi se la donna vostra, la quale, per quanto intendo da voi, era savia e valorosa, trovandose rica de nobilissimi parenti dal lato vostro e dal suo ed essendo da loro aiutata, abia tal cura e diligenzia avuta a quello che gli lassasti, che, se ella vive, come potrebbe, se trovi in buono stato? e li vostri figliuoli essere dati a tal virtú, che siano in colmo d’onore, de robba e d’amici? Non ve desperati, per Dio; vogliate intendere che de loro avvenuto sia, ché ve sará faci! cosa. Io biasimo assai tanta vostra pertinacia, non avere mai in corso de tanti anni alcuna cosa de loro voluto sapere. — Per tutte queste parole e altre molte, el potetti a tal pensiero persuadere giamai. Ora, onorando io Gabriele molto piú de l’usato e facendolo servire quanto piú m’era possibile, non passarono molti giorni, che, trovandome una sera seco, dal fuoco mossi verso lui piacevolmente queste parole: — Dicetime, Gabriele: mostrasti voi mai misser lo tondo a le stelle, come a’ di passati diceste? — Allora lui, levatose in piedi, traendo uno gran sospiro, dixe: — La mia disgrazia ha voluto, misser mio caro, che mai non se sia potuto vedere alcuna stella in cielo d’alora in qua, ché ben l’avrei facto. — lo non ve potrebbe dire, nobilissima brigata, de quanto gaudio e piacere me ocupò la mente tal risposta, si per aver lui expresso le parole cum impeto e dolore, si perch’io sapea esser el vero; ché giá piú d’uno mese in cielo stelle non s’erano vedute, per l’aere denso e nubiloso, che fu tutto quello mese, che era de genaro. Ma piú rise e piacere me tocò da inde a pochi giorni ; perché, trovandome una sera in camera per andar a dormire e sentendo nel cortile uno gran rumore de gride, de biasteme e de minazze, e corendo subitamente in quella parte, vidi Gabriello in capo de la scala tutto bagnato, gociolandoli el capo e ’l viso, che biastemava el cielo e malediceva la sualòrtuna. E, domandato da me che fusse quello e che avesse, respose: — !o era venuto qua giuso nel cortile, potta de sancto Antonio! per mostrare el tondo e ciò che avesse a le stelle, come aveva giá decto; ed eccote, calate giá le brache e posteme in quatro.