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molto magiore la virtú de la temperanzia de li focosi amanti, che la prudenzia de Isotta e de Cornelia in quel extremo effecto usata per loro in defensione de la lor castitate, advegna imperò che a la pietate eterna ogni cosa retribuire se debba, cum ciò sia cosa ch’el loro onore in tanto pericolo poseno, che, se non li fosse aspirato el divino aiuto e consiglio, a ogni modo trabucate sarebbeno. E cosí fu poi ancora concluso ch’el costume de le discrete e savie pulcelle è de stare sorde, mute e aliene da li parlamenti degli omini. E ciò confírmato da ciascuno, e specialmente da le prestantissime donne, uno gentile e valoroso cavaliero, e in arme quanto altro de la sua etate strenuo, nominato misser Gasparo, fígliuolo del vero Marte Roberto Sanseverino, de Caiacia magnanimo conte, dixe: — L’amoroso accidente, narrato cum tanta facundia da questo nobile ed egregio fisico, che produsse fructo sapido e catolico, me chiama a dirne uno d’altra natura. E, perché questo è giorno dedicato al bellicoso Marte, in cui me pasco e vivo, narrarò una novella a le Vostre Signorie, de la quale epso e Cupido averanno cum voi piacere e dilecto. E però non ve rincresca l’ascoltare. — E, voltatose prima a le generose donne, cossi dixe.